IL PASTO LIBERO (non chiamarlo sgarro!) E’ IMPORTANTISSIMO!
Ecco il post che aspettavi il Sabato! Tutti i miei Pazienti posso fare un Pasto Libero alla settimana (non una giornata libera,ma un pasto) e,
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La gravidanza…un momento di grazia e gioia della Vita al femminile! Nove mesi di emozione, novità cambiamenti corporei ed ormonali e anche di nausea, fame
Eh eh…DAI!!! AMMETTILO…TI PESI TUTTI I GIORNI??? LO SAI CHE SBAGLI??? Amici, vi dico cosa consiglio ai miei Pazienti, alcuni davvero ossessionati dalla pesata anche
Eccola, la domanda da un milione di euro!!! Immancabile, al primo incontro. La verità è solo una, anche se spesso non vuole essere spiegata da
La fatidica domanda…che non mancate mai di farmi ad ogni prima visita! La mia risposta è spesso un’altra domanda: “Da quanto tempo ha questo eccesso
Buongiorno Amici, come state? E’ 1° Maggio, sono nel mio terrazzino al fresco e oggi ho pensato di riportare una riflessione, condivisa nei giorni scorsi
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Indicazioni Endometriosi
Il ruolo della dieta nell’endometriosi
L’endometriosi ha una base ereditaria, ma la predisposizione genetica può essere temperata attraverso l’adozione di oculate abitudini alimentari, in grado di ridurre i fenomeni infiammatori che sono sottesi alla malattia e meglio controllare tanto il dolore quanto gli altri sintomi dell’endometriosi, una volta che il disturbo abbia fatto la sua comparsa.
La dieta può svolgere un ruolo determinante nella gestione dell’endometriosi, alla luce della dimostrata capacità del cibo di sostenere o, al contrario, attenuare i processi infiammatori.
I diverticoli sono costituiti da aree della parte intestinale che si indeboliscono e cedono, formando alcuni piccoli sacchetti, il cui orifizio è rivolto verso il lume intestinale. Probabilmente lo sviluppo dei diverticoli è correlato ad un’alterazione della motilità intestinale, con un aumento locale della pressione, che determina una fuoriuscita della mucosa nei punti più deboli. Si parla di diverticolosi quando nelle pareti dell’intestino sono presenti uno o più diverticoli asintomatici. La porzione d’intestino prevalentemente interessata dalla diverticolosi è il colon (soprattutto il sigma e il colon sinistro). La maggior parte delle persone scopre di avere dei diverticoli in modo del tutto casuale, nel corso di indagini radiologiche o endoscopiche del colon, effettuate per altre motivazioni. Infatti, molto spesso la diverticolosi è asintomatica, oppure caratterizzata da sintomi aspecifici, come meteorismo o alterazioni dell’alvo.
Le abitudini alimentari in cui è presente un consumo eccessivo di alimenti raffinati (carni, grassi, cibi conservati) e un basso consumo di alimenti ricchi di fibre (come frutta, verdura e legumi, cereali integrali) sono la prima causa di una più elevata prevalenza della malattia diverticolare del colon. Obiettivo della dieta quando
Il nickel (o nichel) è un metallo presente un po’ ovunque: nel terreno, nell’aria, nell’acqua. È in gran parte utilizzato per la produzione di acciaio Inox dal quale ne derivano apparecchiature varie, tegami e porte ecc. Presente anche nei coloranti per oggetti di vetro, in tinture per capelli e cosmetici. Molti cibi contengono nickel, sia perché alcuni ne sono particolarmente ricchi sia perché viene trasmesso dai contenitori in cui sono conservati. L’introito medio con la dieta è di 300-600 μg al giorno. Il fabbisogno giornaliero sembrerebbe essere intorno ai 25-35μg ma il ruolo del nickel nelle funzioni biochimiche non è chiaro. Il contenuto di nickel nei vegetali è quattro volte superiore a quello dei prodotti animali ed è fortemente influenzato dalle concentrazioni del metallo nel terreno, varia da luogo a luogo con un
Nervi a fior di pelle, stress, arrabbiature ed ecco che aumentano i casi di gastrite; in crescita soprattutto quella nervosa.
A saperlo sono in tanti, all’incirca un milione di italiani – soprattutto donne – che combattono periodicamente con i sintomi più tipici di questo disturbo: bruciori di stomaco, crampi, nausea, vomito.
Ma non è solo questione di “malumori”, spesso alla base della gastrite vi sono cattive abitudini alimentari, eccesso di alcool, spezie, alcuni condimenti e cibi irritanti per la mucosa dello stomaco.
O ancora l’abuso di tabacco e di alcuni farmaci di utilizzo comune con proprietà gastrolesive (acido acetil salicilico e simili), tutti fattori che ne possono favorire la comparsa.
Una correzione degli stili di vita, specie dietetici, può però aiutare a prevenire i disturbi di stomaco.
ACIDI URICI
RACCOMANDAZIONI DIETETICHE GENERALI
• Evitare i digiuni prolungati e le diete fortemente ipocaloriche, soprattutto quelle basate sulla riduzione od eliminazione dei carboidrati.
• Non eccedere nel consumo di proteine animali, assumendo a pasto porzioni corrette di carne (circa 100 grammi), affettati (circa 50 grammi) e pesce (circa 150 grammi).
• Idratarsi a sufficienza minimo 2 litri al giorno
• Seguire le raccomandazioni per una corretta alimentazione nella popolazione generale in merito alla riduzione di grassi soprattutto di origine animale, di bevande ed alimenti dolci ed all’assunzione di almeno cinque porzioni al giorno di frutta e di verdura.
INTOLLERANZA AL LATTOSIO
Il lattosio (conosciuto comunemente come zucchero del latte) è uno zucchero disaccaride presente nella maggioranza di latte e latticini, risultante dall’unione di due zuccheri semplici: glucosio e galattosio. La lattasi è un enzima che permette la digestione del lattosio ed il suo deficit o la sua mancanza determinano il malassorbimento. L’intolleranza al lattosio è una condizione comune che può essere facilmente diagnosticata e trattata con semplici misure dietetiche. I sintomi includono dolore addominale, gonfiore, diarrea e flatulenza. Il test utilizzato per fare diagnosi d’intolleranza al lattosio è il breath test (H2 Breath Test).
Il deficit di lattasi può essere primario o secondario ad altre malattie.
Nel deficit di lattasi primario la severità dei sintomi dipende dalla quantità di lattosio ingerito e dal grado d’intolleranza. Brevi periodi d’intolleranza al lattosio sono comuni dopo episodi di diarrea infettiva, malattie infiammatorie intestinali acute o dopo interventi di tipo gastroenterico (deficit di lattasi secondario). In questo caso occorre una dieta adeguata dal punto di vista nutrizionale per ridurre i sintomi.
Le raccomandazioni dietetiche per l’intolleranza al lattosio variano da individuo a individuo, secondo il grado di tolleranza.
La vita di una donna, generalmente, è scandita da fasi o cicli che coinvolgono sempre il suo corpo: la comparsa delle mestruazioni, un’eventuale gravidanza, la menopausa. Oggi vogliamo parlare proprio di questa fase delicata per l’universo femminile, che corrisponde alla fine del ciclo mestruale e dell’età fertile. Spesso i sintomi di questo evento fisiologico possono creare qualche problema, soprattutto inizialmente, per cui può essere utile conoscere, non solo consigli e rimedi, ma anche qual è la migliore dieta in menopausa, per contrastarne gli “effetti collaterali”, contribuendo a vivere questo momento con maggior serenità.
Consigli per i pazienti dializzati Martina Lilliu nutrizionista cagliari L’alimentazione non ha solo la funzione di nutrire l’organismo, ma anche di migliorare la qualità di vita del soggetto in dialisi, permettendo di ridurre alcuni dei sintomi ad essa associati quali stanchezza, crampi, insonnia. Gli obiettivi della dieta sono quindi:
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